Papa Francesco: l’aborto «non è mai una risposta»

Al convegno internazionale #YestoLife, il 25/05/2019, Papa Francesco ha tenuto un discorso a braccio a difesa della vita e contro la selezione eugenetica. «La vita umana è sacra e inviolabile», l’aborto «non è mai una risposta», il Papa sottolinea come la risposta ai problemi non è mai la soppressione di una vita umana. Come sempre il Papa non usa mezzi termini per condannare l’aborto parlando ancora di sicari che colpiscono la vita nascente e ricordando che la difesa della vita non è una questione di fede ma una questione umana. Ancora una volta papa Francesco condanna la cultura dello scarto e ribadisce «Nessun essere umano può essere mai incompatibile con la vita, né per la sua età, né per le sue condizioni di salute, né per la qualità della sua esistenza» e condanna la pratica della selezione eugenetica tramite la diagnosi pre-natale; che addirittura spinge a rifiutare la vita solo in base ad una possibilità, nemmeno la certezza di una malattia. Secondo il Papa questa mentalità è «espressione di una disumana mentalità eugenetica, che sottrae alle famiglie la possibilità di accogliere, abbracciare e amare i loro bambini più deboli».

Molto bello il passo nel quale il Papa spiega il valore della vita come dono «Ogni bambino che si annuncia nel grembo di una donna è un dono, un dono che cambia la storia di una famiglia: di un padre e di una madre, dei nonni e dei fratellini. E questo bimbo ha bisogno di essere accolto, amato e curato. Sempre!» e, sottolinea il Papa, questo vale anche per quei bambini che «sono destinati a morire subito dopo il parto, o a breve distanza di tempo».

Il Papa spiega il gesto d’amore incondizionato di accogliere queste vite fragile contrapponendolo all’idea di spreco di risorse e sottolineando che a volte sono i medici o gli stessi familiari a suggerirlo. Ma non è così: «Uno sguardo attento sa cogliere il significato autentico di questo sforzo, volto a portare a compimento l’amore di una famiglia. Prendersi cura di questi bambini aiuta, infatti, i genitori ad elaborare il lutto e a concepirlo non solo come perdita, ma come tappa di un cammino percorso insieme. Quel bambino resterà nella loro vita per sempre. Ed essi lo avranno potuto amare», «Tante volte, quelle poche ore in cui una mamma può cullare il suo bambino lasciano una traccia nel cuore di quella donna, che non lo dimentica mai. E lei si sente – permettetemi la parola – realizzata. Si sente mamma!».

Papa Francesco richiama anche la possibilità dell’utilizzo delle terapie fetali, e l’utilità degli Hospice Perinatali che ottengono «risultati sorprendenti in termini clinico-assistenziali» e forniscono «un essenziale supporto alle famiglie» che accolgono la nascita di un figlio malato contrapponendolo al senso di solitudine, di impotenza, e di paura. Per il Papa deve assumere particolare importanza il valore della vocazione del medico “i medici siano consapevoli di essere essi stessi un dono per le famiglie che vengono loro affidate: medici capaci di entrare in relazione, di farsi carico delle vite altrui”

Il Papa condanna l’eugenetica e ribadisce che “L’aborto non è mai la risposta che le donne e le famiglie cercano” raccontando un episodio avvenuto quando era vescovo in Argentina dove una ragazza down era rimasta incinta e i genitori erano andati dal giudice per chiedere il permesso di abortire, alla richiesta del giudice “Voglio interrogare la bambina” si erano opposti sostenendo che non capisse, invece il giudice dopo aver spiegato il senso della maternità alla ragazza non ha autorizzato l’aborto e col suo consenso è nata una bella bambina.

Le donne e le famiglie cercano accoglienza, aiuto, accoglienza e quando lo trovano, la vita anche quella più debole e malata è vissuta come un dono.

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